Sabato 8 Settembre 2012


BRA
Chiesa dei Battuti Bianchi
ore 21

M.° concertatore
e violino solista
Vittorio Marchese

Orchestra d'archi "B.Bruni"
della città di Cuneo

Antonio VIVALDI (1678–1741)
"Le quattro stagioni"

Concerto in mi magg. op. VIII n.1
per violino, archi e continuo
RV 269 "La Primavera"
- Allegro
- Largo
- Allegro

Concerto in sol min. op. VIII n.2
per violino, archi e continuo
RV 315 "L'Estate"
- Allegro non molto
- Adagio
- Presto

Concerto in fa magg. op. VIII n.3
per violino, archi e continuo
RV 293 "L'autunno"
- Allegro
- Adagio molto
- Allegro

Concerto in fa min. op. VIII n.4
per violino, archi e continuo
RV 297 "L'Inverno"
- Allegro non molto
- Largo
- Allegro

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Vittorio MARCHESE

Nato a Tortona, si é diplomato diciottenne con il massimo dei voti presso il Conservatorio "G. Verdi" di Milano sotto la guida di Osvaldo Scilla.

Ha proseguito il proprio perfezionamento con Vadim Brodsky, Salvatore Accardo e Franco Gulli il quale lo ha invitato con una speciale borsa di studio a frequentare i propri corsi all'Università di Bloomington nello stato dell'Indiana, U.S.A.

Vincitore di numerosi concorsi violinistici (tra i quali nel '85 il "Curci" di Napoli e nel '86 premio speciale al "Paganini" di Genova per la migliore esecuzione della Ciaccona di Bach), ha iniziato giovanissimo un'intensa attività concertistica che lo ho portato ad esibirsi come solista nelle maggiori città Italiane ed Europee in sale come "Salle Gaveau" e "Salle de l'Universitè" di Parigi, Auditorium nazionale di Madrid, "Auditorium Borusan" di Istanbul, "Accademia F.Liszt" di Budapest, Sala "Smetana" di Praga, Auditorium della Radio di Lugano, Sala "Verdi" e Teatro "Alla Scala" di Milano, Teatro "Carlo Felice" di Genova, Teatro Comunale di Bologna, Teatro "La Fenice" di Venezia, Teatro "San Carlo" di Napoli, Teatro Comunale di Cagliari, Teatro "V.Bellini" di Catania, Accademia di S. Luca, Teatro Olimpico e Discoteca di Stato a Roma, ecc., riscuotendo vivaci apprezzamenti sia da parte del pubblico che dalla critica specializzata che lo ha definito "..sicuramente una delle più interessanti realtà del violinismo italiano." (Concerto di Beethoven in Sala Verdi a Milano con l'orchestra Cantelli, Corriere della Sera)

Attivo anche in ambito cameristico, é stato violino del "Trio Chagall" (con il violoncellista Luca Fiorentini già primo violoncello dell'orchestra del Teatro "Alla Scala" e con il pianista Paolo Gilardi), con il quale, dopo il premio al XV Concorso internazionale di Caltanissetta, ha inciso l'integrale dei trii di Shostakovic e Bloch, preparati sotto la guida di Mistislav Rostropovic. Dal 2012 é il primo violino del "Quartetto di Torino".

Invitato come primo violino ospite da gran parte delle orchestre italiane (Scala, RAI e Angelicum di Milano, Opera di Roma, Comunali di Cagliari e Sassari, RAI di Napoli, Camerata Strumentale Città di Prato ecc.) nel 1992 ha fondato con il direttore Massimo De Bernart l'Orchestra Sinfonica di Savona, con la quale, per quindici anni, ha collaborato regolarmente come primo violino e solista.

Nel 2005 é stato chiamato dalla London Symphony Orchestra per il ruolo di primo violino di spalla nella produzione di un programma mozartiano senza direttore.

Dall'autunno 2007 collabora come preparatore con l'orchestra J.Futura di Trento sotto la direzione artistica del direttore Maurizio Dini Ciacci.

Ha sempre dato grande importanza all'insegnamento, e dall'età di vent'anni é stato docente ai Conservatori di Milano e Torino.
Nel 1993 vince, con il punteggio d'esame più alto, l'unica edizione del concorso nazionale per l'insegnamento nei Conservatori Statali di musica.
Da allora é stato docente di violino prima presso il Conservatorio "L.Canepa" di Sassari, al "G.F. Ghedini" di Cuneo ed ora é titolare di cattedra presso il Conservatorio "N.Paganini" di Genova. Tiene regolarmente masterclasses per istituzioni private ed altri Conservatori e molti suoi allievi sono vincitori di concorsi ed audizioni presso le maggiori orchestre italiane. Nell'autunno 2011 ha tenuto un seminario di tre mesi presso il Conservatoire Royal di Bruxelles.

Suona un violino Pietro Guarneri II del 1730.

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"Il Cimento dell'armonia e dell'invenzione"

Sotto questa immaginifica (e molto barocca) intitolazione Vivaldi raccoglie dodici concerti per violino solo, archi e basso continuo, e i primi quattro di questi altro non sono che le celeberrime "quattro stagioni".

Pagine giustamente ed universalmente famose: troppo esuberante l'inventiva musicale, troppo seducente il trattamento del violino solista, troppo fantasiosi e teatrali gli effetti creati con gli archi perchè questi quattro concerti non spiccassero rispetto a tutta l'imponente produzione vivaldiana, vivendo per questi quasi trecento anni quasi di vita propria.

Come si sa, Vivaldi stesso ha inserito in partitura, a commento della musica che andava scrivendo, alcuni semplici versi descrittivi dell'alternarsi delle stagioni nella campagna veneta e delle attività dell'uomo in quello che pareva un immutabile succedersi del tempo.

Ma la suggestione letteraria lascia tutto lo spazio alla fantasia propria del linguaggio musicale padroneggiato dal compositore in piena autonomia e secondo tutti i dettami dell'estetica barocca, racchiudendo nelle forme di quattro splendidi concerti per violino slanci ritmici, scelte di tonalità, atmosfere sonore che continuamente sorprendono chi ascolta e divertono chi suona.

Ne sono testimonianza le decine di incisioni che abbiamo nelle nostre case e le infinite esecuzioni che in tutto il mondo impegnano i migliori violinisti a restituirci, come questa sera, la vertigine della musica delle "stagioni" di Antonio Vivaldi.


Inserito il 24/08/2012 alle ore 12:24:01 da: info@orchestrabruni.it

 

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