Domenica 2 Settembre 2018
VICOFORTE - Chiostro del Monastero Cistercense - ore 21.30
Comune di VICOFORTE
CONCERTO SINFONICO dell'Orchestra "B.Bruni"
in collaborazione con
A.M.O. - Associazione Manifestare Opportunità
Arpa - Claudia Lucia Lamanna
Flauto - Yuri Guccione
Direttore - Claudio Morbo
PROGRAMMA
W. A. MOZART
- Concerto in Do magg. K 299 per flauto e arpa
Allegro
Andantino
Rondò-Allegro
C. DEBUSSY
- Danses sacrèe et profane per arpa e archi
F. MENDELSSOHN-BARTHOLDY
- Sinfonia in la minore N. 3 op. 56 (MWV N. 18) "Scozzese"
Andante con moto-Allegro un poco agitato-Assai animato
Vivace non troppo
Adagio
Allegro vivacissimo-Allegro maestoso assai
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Claudia Lucia Lamanna - Vincitrice del concorso per Prima Arpa presso l'Orchestra dell'"Accademia Teatro alla Scala" di Milano, in breve tempo Claudia Lucia Lamanna ha raccolto innumerevoli primi premi e borse di studio in molteplici competizioni in Italia e all'estero. Nel 2016 risulta fra i vincitori del "10th USA International Harp Competition" di Bloomington, uno tra i maggiori concorsi per arpa nel mondo dove ha ricevuto anche il "Premio Zaniboni", assegnato al miglior concorrente italiano della competizione. Tra gli altri, si é inoltre aggiudicata il Primo Premio al "Premio Claudio Abbado – XI edizione del Premio Nazionale delle Arti", istituito dal Miur, e il Primo Premio al "Thailand International Harp Festival and Youth Competition", tenutosi a Bangkok, nonchè il Trofeo posto in palio da Sua Altezza Reale la Regina della Thailandia. Claudia svolge un'intensa attività concertistica in tutto il mondo e, in qualità di solista, si é esibita in numerosi scenari prestigiosi, come la "Royal Albert Hall" di Londra, la "Merkin Concert Hall" di New York, la "Oslo Opera House", la "Auer Hall" di Bloomington (USA), la "Art and Culture Hall" di Bangkok, il "Teatro Duse" di Bologna, la "Sala Baldini" di Roma, la "Sala delle Muse" di Bari. Si é inoltre esibita in Canada e Australia, in occasione dei "World Harp Congress" ed ancora in Francia, Galles, Ungheria, Repubblica Ceca, Spagna, Portogallo. Claudia si diploma in Arpa a soli 15 anni con il massimo dei voti e la Lode presso il Conservatorio di Musica "Nino Rota" di Monopoli, dove poi ottiene la Laurea di Secondo Livello, con la votazione di 110 e Lode e Menzione d'Onore. Si perfeziona ulteriormente con Jana Boušková presso il Koninklijk Conservatorium di Bruxelles, tramite il progetto "Erasmus". In seguito, consegue brillantemente l'"Artist Diploma" (Master Degree) presso la Norges Musikkhøgskole di Oslo, dove studia con Isabelle Perrin. Attualmente si appresta ad affrontare l'"Advanced Diploma in Performance" presso la Royal Academy of Music di Londra, guidata da Karen Vaughan.
L'arpa utilizzata per il concerto é gentilmente fornita dalla ditta "SALVI" di Piasco (CN).
Yuri Guccione nasce a Monza nel 1994. Inizia lo studio del flauto a 10 anni sotto la guida della Prof.ssa Anna Ferraresi. Nel 2013 si diploma al Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano con la Prof.essa Silvia Vergamini e la Prof.essa Antonella Dalla Benetta. Continua gli studi al Conservatorio della Svizzera Italiana e nel 2015 consegue il Master of Arts in Music Pedagogy sotto la guida del M° K.A. Rutz. Vincitore del Primo Premio Assoluto della categoria Fiati Solisti al Concorso Internazionale "Città di Alessandria" e della borsa di studio "Opera studio" Don Giovanni di W. A. Mozart per Ticino Musica. Svolge un'intensa attività concertistica in diverse formazioni cameristiche: Flauto e Pianoforte (Duo Guccione & Lavuri), Duo Flauto e Chitarra (Duo Guccione & El Khouri). Premiato in vari Concorsi Internazionali nella Sezione Musica da Camera: Concorso "Crescendo" di Firenze, Concorso "Città di Alessandria" e Concorso "Suoni d'Arpe" a Saluzzo. Nel 2016 si perfeziona presso "L'Accademia Santa Cecilia" di Roma nella classe del M° Andrea Oliva. Lavora con l'Orchestra da camera di Lugano e con L'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Dal 2018 é membro ufficiale dell'Orchestra dell'Accademia del Teatro alla Scala di Milano e frequenta i corsi all'Accademia Internazionale di Imola. Yuri suona un flauto Muramatsu 14+9k.Gold
A.M.O. - Associazione Manifestare Opportunità
Le fotografie di Claudia Lucia Lamanna e Yuri Guccione sono pubblicate per gentile concessione rispettivamente di Emanuela Campanella e Massimo Allegri.
Claudio Morbo ha studiato composizione con F. Prestia e I. Fedele. Si é poi perfezionato con A. Corghi e F. Donatoni. Successivamente ha studiato Direzione d'orchestra con G. Bellini e N. Samale e si é perfezionato a Vienna e a Szeged (Ungheria) con E. Acel. Ha vinto e ottenuto riconoscimenti in importanti concorsi internazionali di composizione (nel '93 primo premio al concorso "Briccialdi" di Terni, nel 2000 il secondo al New London Chamber Choir 20th anniversary Composition Prize). Nel '94 la BMG-Ricordi ha pubblicato un suo quartetto. Ha iniziato a lavorare nei Teatri d'opera come assistente di F. Prestia e di E. Acel. Ha diretto in Italia e all'estero, attivo sia nel repertorio sinfonico-operistico che in quello contemporaneo e ha diretto prime esecuzioni di importanti compositori contemporanei (I. Fedele, A. Del Re, A. Asero, F. Mirenzi., D. Bogdanovic). Nel '92 é stato chiamato a collaborare per i Festival Internazionali di Santander e Peralada (Spagna). L'orchestra "Carissimi" di Roma lo ha invitato a dirigere il concerto d'inaugurazione di 4 Stagioni Concertistiche nella prestigiosa sede del Collegio Nazareno di Roma. Dal 2000 é stato Direttore musicale del Festival di Fenestrelle, nel 2005 del Festival Lirico di S.Marino. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento sull'opera italiana all'estero, in particolare a Stoccolma e Budapest. Nel Novembre 2007 ha diretto al "Piccolo Regio" di Torino in prima esecuzione assoluta la sua opera "Tragedie in due battute", su libretto di Achille Campanile, commissionatagli per l'occasione. Ha diretto prestigiosi strumentisti e cantanti.
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SCHEDA MUSICALE
Il concerto sinfonico presenta tre importanti composizioni di epoche e stili diversi.
Wolfgang Amadeus MOZART - Concerto in do Maggiore per flauto e arpa K 299
Il concerto in Do Maggiore K 299 per flauto e arpa, scritto nel 1778 durante il soggiorno parigino di Mozart, ha una dimensione cameristica, uno spirito elegante e salottiero, in omaggio alla moda parigina dell'epoca, che predilige l'aspetto lirico più che quello dell'elaborazione tematica. Grande risalto viene dato alle possibilità tecniche e alle sfumature timbriche dei due strumenti solisti, che dialogano tra loro nell'esposizione dei molti spunti tematici, cantano e si accompagnano nei momenti lirici, interrotti spesso da episodi cadenzati, ed esibiscono una tecnica brillante nelle sezioni veloci, sorretti da un'orchestrazione mai opprimente.
Claude DEBUSSY – Danses sacrèe et danse profane per arpa cromatica e archi
La composizione, del 1904, risponde ad un desiderio di sperimentazione organologica: fu composta infatti per sollecitazione della casa Pleyel per lanciare l'arpa cromatica senza pedali, in competizione con la casa Erard, che produceva l'arpa diatonica. La scrittura é coloristica, basata sugli effetti timbrici dello strumento e usa modi arcaici (dorico e lidio). La prima danza ha l'andamento calmo di una sarabanda e prelude alle atmosfere rarefatte di certe pagine pianistiche, la seconda, di carattere mosso e virtuosistico, é un valzer affascinante che immerge in un'atmosfera quasi onirica. L'arpa cromatica é caduta in disuso quasi subito e si é imposta ormai l'arpa diatonica, con cui viene eseguita anche questa composizione.
Felix MENDELSSOHN-BARTHOLDY – Sinfonia n° 3 op. 56 in la minore "Scozzese"
Scritta nel 1842, la terza delle 5 sinfonie del compositore romantico, dedicata alla regina Vittoria, rappresenta l'esigenza di coniugare il rispetto per la struttura architettonica della sinfonia classica in 4 movimenti di matrice beethoveniana con l'intento di descrivere le atmosfere e le impressioni suscitate dal viaggio in Scozia degli anni giovanili, ma senza scadere nel folklore. E' una grande composizione con una sua unità concettuale e una grande varietà di scrittura nella continuità narrativa: alla complessa scrittura basata sull'elaborazione tematica del primo movimento fa seguito una scrittura agitata e trasparente nell'intreccio delle voci strumentali dello Scherzo, mentre nell'Adagio l'intensa melodia del lied sostenuta dai pizzicati contrasta con l'andamento da marcia funebre della seconda idea e nell'ultimo movimento si sprigionano attraverso elaborazioni fugate e giochi strumentali grande forza drammatica ed energia ritmica, che sfociano nel finale in un tema innodico di grande effetto.
Inserito il 13/08/2018 alle ore 09:29:54 da: info@orchestrabruni.it